Pareti attrezzate: come ottimizzare lo spazio in ufficio
Il significato di parete attrezzata in ambito professionale e aziendale va molto ad di là della comune accezione nota sotto il profilo dell’interior design residenziale. Questo elemento verticale infatti serve innanzi tutto ad dividere ed organizzare lo spazio negli ambienti di lavoro, e come vocazione secondaria ha quella di arredo e/o strumento di archiviazione. Proprio per questo è il caso di parlare non solo di pareti attrezzate ma anche attrezzabili, personalizzabili quindi in base al tipo di esigenza e destinazione d’uso.
- Pareti attrezzate, quando lo spazio si evolve nel tempo
- Pareti attrezzate di design e funzionalità
- Le pareti attrezzate tra passato e futuro
Pareti attrezzate, quando lo spazio si evolve nel tempo
Muri e pareti si associano immediatamente a qualcosa di solido, stabile e soprattutto permanente. Quest’ultimo termine però non si concilia bene al contesto aziendale, che per restare attuale, produttivo e competitivo, deve poter cambiare, adattarsi e crescere. Le pareti a giorno attrezzate sono un’alternativa valida, versatile e molto meno invasiva rispetto a lavori in muratura o cartongesso (esistono anche pareti attrezzate in cartongesso). Consentono infatti di ridurre tempi, costi e disagi, modificando il layout di un ambiente ogni volta che si rende necessario. Oltre ad organizzare lo spazio, le pareti divisorie sono concepite anche per sfruttarlo meglio, fungendo all’occorrenza da mobili contenitori peri materiale d’ufficio e documenti vari.
A seconda dei casi possono essere dotate di mensole, ripiani, cassettiere, classificatori, scomparti ad ante o con sportelli scorrevoli. Unendo la funzione dei pannelli divisori con quella dell’archiviazione si riesce ad ottimizzare al massimo qualunque perimetro, lasciandosi al contempo l’opportunità di trasformare l’assetto in fase di successivo restyling. I due fattori più preziosi dell’epoca moderna non a caso sono proprio il tempo e lo spazio, così con questi sistemi modulari li si vive pienamente, nell’ottica di realizzare valore aggiunto per l’impresa e maggior qualità della vita in ufficio.
Pareti attrezzate di design e funzionalità
La natura eclettica delle pareti attrezzate da ufficio si manifesta anche nella varietà di forme e materiali utilizzabili e dei possibili abbinamenti, per cui si possono avere: pareti attrezzate in legno, pareti attrezzate in vetro e metallo e anche pareti scorrevoli, combinabili tra loro nella versione più efficace ed efficiente. Il risultato sono geometrie originali che giocano tra minimalismo e complessità, tra linee essenziali e irregolari, il tutto senza mai dimenticare l’operatività quotidiana. Tra i punti di forza vi è la mobilità delle strutture che consente di creare schemi dinamici completamente su misura, senza restarne vincolati, e con la possibilità di stravolgere tutto in piena libertà.
Un esempio di pareti divisorie emblematico della versatilità di questi elementi strutturali sono le pareti attrezzate angolari, che permettono di utilizzare anche le intersezioni, solitamente poco sfruttate o addirittura sprecate. Il design diventa non più solo espressione visiva ma viene posto al servizio del confort e della razionalità, anzi si potrebbe dire che sono proprio i progetti più originali a racchiudere la maggior versatilità. Infrangendo o riscrivendo le regole formali dell’interior office e del contract fit out si esplorano territori stilistici ancora poco battuti, nel segno della sperimentazione e nell’attuazione di una dimensione innovativa del business. L’habitat lavorativo diventa più vivibile, sano e produttivo, senza contare il fatto che l’impatto visivo rappresenta anche un incisivo e persuasivo biglietto da visita.
Le pareti attrezzate tra passato e futuro
La differenza tra stile tradizionale o contemporaneo sta sostanzialmente nelle forme e nelle materie prime utilizzate. Le pareti attrezzate classiche hanno di solito un’estetica importante, con rifiniture concepite per evidenziare il pregio della lavorazione artigianale. Nella maggior parte dei casi l’elemento d’elezione è il legno, verniciato o lasciato in forma più grezza, mettendo in mostra le sue naturali venature e discromie assolutamente uniche. Questo tipo di soluzione d’arredo viene di solito scelta in contesti come studi professionali o aziende storiche, con l’obiettivo di trasmettere solennità, tradizione e affidabilità. Legno laccato, fibra di carbonio, vetro, metallo, design minimali o inconsueti sono invece i tratti distintivi delle pareti attrezzate moderne. In questo caso dominano i colori freddi, le trasparenze, la luce fatta filtrare attraverso pannelli opachi o traslucidi, senza però mai bloccarla del tutto. Simmetrie o asimmetrie non sono fini a sé stesse ma sempre al servizio dell’operatività, dagli elementi divisori a quelli di contenimento.
Relativamente a quest’ultima categoria di prodotti per l’organizzazione dello spazio e l’archiviazione in ufficio, un discorso a parte va fatto per la linea di pareti attrezzate eleganti e contemporanee Calligaris. Dall’ambito domestico a quello lavorativo il passo è breve e conserva un motivo di grande continuità garantito dalle logiche di progettazione e fabbricazione dei vari modelli. Il concetto di bellezza si somma a quello di praticità senza che l’uno escluda l’altro. Eleganza e utilità diventano un tutt’uno negli arredi componibili e modulabili disegnati appositamente per integrarsi a mobili già presenti o piegarsi alle necessità del concept. Librerie che diventano pareti o viceversa, il confine è l’immaginazione, sia nelle linee che nelle tonalità cromatiche. Pur trattandosi di superfici fatte per delimitare o tenere in ordine, la percezione è sempre quella di grande dinamicità, come dire che l’osservatore sa che sta guardando un oggetto dalle infinite declinazioni. Qui un elenco con foto di pareti attrezzate per ufficio.